Cura del Terreno
Il terreno
Anche se l’Ulivo è spesso considerato come una pianta rustica e con un alto grado di adattemento in diverse condizioni rispetto ad altre piante da frutto, l’ottenimento di un prodotto di qualità passa per una accurata cura del terreno durante tutto l’anno.
Per favorire una corretta interazione tra pianta e terreno occorre assicurare un terreno ricco delle sostanze nutritive fondamentali all’Ulivo, con un’attività microbiologica equilibrata e con un grado di compattamento non eccessivo che non lo renda asfittico.
Lavorazione del terreno
La lavorazione del terreno utilizza diverse attrezzature meccaniche quali:
- macchine trinciatutto
- frese zappatrici
- tiller
- aratri polivomeri
Ciascuna di queste attrezzatura viene utilizzata a secondo dello scopo delle lavorazione e in periodi dell’anno diversi.
- Solitamente, a fine inverno viene utilizzata la macchina trinciatutto allo scopo di triturare i residui della potatura quali rami e foglie. Attraverso i materiali di risulta della potatura, ritorna al terreno una considerevole quantità di sostanza organica e di nutrienti
- Successivamente si esegue una lavorazione del terreno con frese rotative allo scopo di interrare i residui colturali ottenuti dalla tritatura e i concimi sparsi per fertilizzare il terreno. Il terreno viene movimentato ad una profondità massima di 20 cm e permette allo stesso la rimozione delle erbe che hanno proliferato durante la stagione invernale.
- Durante la primavera e l’estate poi vengono effettuate altre 3-4 lavorazioni ad una profondità massima inferiore di 10-15 cm con tiller o aratri polivomeri allo scopo di eliminare meccanicamente le erbe spontanee che competono con gli ulivi e “rubano” acqua ed elementi nutritivi o almeno di contenerle in buona parte.
Ulteriore risultato di queste lavorazioni è favorire una maggiore infiltrazione di acqua (di pioggia e dall’irrigazione) nel suolo e limitare le perdite di acqua per evaporazione dal terreno.
- la formazione della suola di lavorazione, uno strato difficilmente esplorabile dalle radici dell’Ulivo
- la riduzione del contenuto di sostanza organica del terreno
- il peggioramento della struttura del suolo, con una conseguente riduzione della sua capacità idrica
- il danneggiamento degli apparati radicali, con il potenziale ingresso di patogeni attraverso le ferite inferte alle radici
Grazie a queste lavorazioni meccaniche che permettono di controllare le erbe infestanti la nostra azienda rinnova quotidianamente l’impegno ad evitare l’utilizzo di agenti chimici erbicidi (o diserbanti chimici) largamente disponibili sul mercato.
La concimazione
- Azoto, Fosforo e Potassio sono i tre principali nutrienti che ogni anno devono essere apportati agli Ulivi. A questi si aggiungono zolfo, calcio e magnesio, e microelementi come manganese, ferro, boro che solitamente sono già presenti nel terreno.
- L’Azoto esalta lo sviluppo vegetativo e produttivo dell’Ulivo, induce la formazione di nuovi germogli, regola la formazione dei fiori, favorisce la crescita dei frutti.
- Il Fosforo e il Calcio regolano la crescita dell’Ulivo per la fruttificazione, il germogliamento e lo sviluppo delle radici. Vengono assorbiti in piccole quantità dal terreno quindi all’Ulivo ne occorre in quantità minore rispetto all’Azoto.
- Il Potassio aiuta l’Ulivo ad essere più resistente nei confronti di alcune malattie fungine e degli sbalzi di temperatura.
Tuttavia, anche se i valori di Azoto, Fosforo e Potassio risultano ottimali, occorre comunque intervenire per il cosiddetto mantenimento che serve a compensare quanto l’Ulivo preleva per il proprio sostentamento.
La nostra azienda non utilizza concimi minerali di sintesi ma solo prodotti di origine naturale organica quali letame di diversi animali, stallatico in pellets, compost…